Cosa sai sulla pelle acneica? L’acne è una manifestazione cutanea che da sempre preoccupa chi ne è affetto, in modo particolare gli adolescenti, sia per il disagio che spesso comporta nelle relazioni sociali che per la paura di vedere segni che permangono su viso e corpo.
Pelle acneica, perché?
L’acne è una vera e propria malattia della pelle che si localizzata prevalentemente a livello del volto, del dorso e del torace, e caratterizzata dalla presenza contemporanea o sequenziale di comedoni, papule, pustole e cisti.
Quando si manifesta?
Si tratta di una malattia piuttosto frequente che nelle sue svariate forme colpisce circa il 30% degli italiani, generalmente durante la pubertà. Raggiunge l’apice tra i 13 e i 17 anni, per poi migliorare dopo i 20 anni, sebbene talvolta possa protrarsi anche fino a 30-40 anni.
Come si manifesta?
Può manifestarsi con forme lievi che regrediscono senza lasciare traccia, o più gravi, che comportano la formazione di cisti, noduli o cicatrici, talvolta anche molto evidenti.
È caratterizzata da un decorso cronico, con fasi di riacutizzazione che si alternano a periodi di quiescenza.
Acne: fattori che contribuiscono
I segnali ormonali
Un ruolo importante nella patogenesi dell’acne è svolto dagli ormoni, in particolar modo dagli androgeni, ormoni maschili presenti anche nell’organismo femminile, che provocano un aumento della produzione di sebo e un cambiamento della sua composizione.
Predisposizione genetica
Chi presenta una pelle acneica ha solitamente fratelli o genitori che hanno, o hanno avuto, la stessa patologia.
Alimentazione
Sembra dimostrato che esistono alcuni cibi che possono favorire l’insorgenza dell’acne, come i latticini, i prodotti contenenti molti zuccheri e i cibi eccessivamente salati o ricchi di grassi saturi.
Fattori psicologici
Svolgono un ruolo determinante nell’insorgenza e nell’aggravamento dell’acne, soprattutto nella fase adolescenziale in cui gli stimoli emozionali contribuiscono ad alterare l’equilibrio di alcuni importanti sistemi endocrini.
Acne: le cause
Nella patogenesi dell’acne si possono individuare le seguenti fasi:
Iperseborrea
Nei pazienti affetti da acne si osserva costantemente un’alterazione quali e quantitativa aumento della produzione di sebo.
Alterazioni del follicolo pilosebaceo
Nella parte superiore del follicolo pilosebaceo, tendono ad accumularsi strati di cellule che creano un’ostruzione che impedisce la normale fuoriuscita di sebo.
Ciò che rimane all’interno del follicolo favorisce la crescita di batteri.
Si forma così un comedone chiuso (punto bianco), che a seconda della gravità della situazione può evolvere in comedone aperto (punto nero), papula, pustola, nodulo, cisti e cicatrice.
Azione batterica
In condizioni normali nei follicoli sebacei è presente un batterio, il Propionibacterium Acnes che, in presenza di un eccesso di sebo e dal suo cambiamento in composizione, prolifera a dismisura producendo sostanze pro-infiammatorie.
Infiammazione
Le sostanze pro-infiammatorie rilasciate dal Propionibacterium Acnes irritano ulteriormente il follicolo pilosebaceo e la cute circostante e comportano arrossamento, gonfiore e formazione del pus.
Sai che esistono i punti neri e punti bianchi?
Punti neri: sono comedoni aperti. Il dotto pilifero non è del tutto chiuso, pertanto il sebo può fuoriuscire, inoltre la presenza della melanina li rende di colore scuro.
Punti bianchi: sono comedoni chiusi. Il dotto pilifero è completamente ostruito e il sebo non è più in grado di fuoriuscire.